IRST: Il valore della contrattazione tra verità e mistificazione

La FP CGIL esprime soddisfazione per il risultato ottenuto dal confronto fra le parti che ha portato al “Protocollo Integrativo Aziendale Irst per il personale efferente alle Aree Ricerca e Tecnostruttura” con cui, si iniziano a delineare diritti e procedure di carriera per la professione di ricercatore, fino ad ora non previste da alcuna forma contrattuale sia pubblica che privata.

Tale risultato è per noi ancora più importante in quanto conseguito dopo circa 3 anni di lavoro portato avanti con i 3 Direttori Generali che si sono avvicendati, nessuno dei quali aveva partecipato agli accordi istitutivi dell’ IRST Srl 2008, in cui vi erano espressi gli obiettivi per il personale ed i relativi tempi di realizzazione.

Ci piace ricordare che la discussione su come procedere, a quale contratto pubblico della sanità collegarci per inserire l’integrativo relativo ai ricercatori è iniziata a Giugno – Luglio 2013 dopo aver realizzato un altro importantissimo obbiettivo la trasformazione a tempo indeterminato di tutti i contratti a tempo determinato che avevano superato i 36 mesi, in totale 46 operatori.

Al Presidente della Conferenza Socio Sanitaria (Sindaco Lucchi), diciamo che la trasformazione da CO.CO.PRO o da Partita Iva ad assunzioni a tempo determinato o indeterminato delle 86 figure professionali, era dovuta già da tempo, come da nostra rivendicazione e che il ritardo con cui avviene ha solo ridotto i diritti per i 17 lavoratori con contratti a tutele crescenti del Jobs Act rispetto ai 46 operatori stabilizzati nel 2013.

Invece di mandare una lettera per ringraziare il Presidente Renzi per una norma che ha solo penalizzato i lavoratori, dovrebbe semplicemente ringraziare i professionisti e gli operatori che in questi anni hanno fatto la differenza per qualificare questo Istituto. Gli stessi lavoratori che con la loro professionalità e determinazione hanno dato forza alle Organizzazioni Sindacali per sostenere un confronto costruttivo con la Direzione IRST.

Il Patto per il Lavoro siglato da Regione Emilia Romagna, Associazioni di Categoria, Sindacati Confederali, Enti Locali ed Università ha influito positivamente nella definizione di questo accordo sindacale, che ha visto l’assenso dell’Assessore Regionale alla Sanità.

Infatti il Patto per il Lavoro riconosce che la contrattazione è lo strumento utile allo sviluppo e alla valorizzazione del lavoro.
FP CGIL Forlì

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