La Casa di Riposo Pietro Zangheri è il più grave dei problemi contingenti che la città di Forlì sta vivendo, per cercare di trovare una soluzione condivisa che vada a salvaguardare il più possibile i 300 residenti anziani e 140 dipendenti, in data odierna Cgil, Cisl e Uil e le categorie dei Pensionati e della Funzione Pubblica hanno incontrato in video conferenza l’assessore Tassinari, la dirigente dei Servizi Sociali, il direttore dei Distretto Sanitario di Forlì. Alla videoconferenza erano collegate anche la Direttrice e la Presidente di Zangheri.
Durante l’incontro, durato circa due ore, si è resa ancora più evidente la gravità della situazione che la struttura sta attraversando, trovandosi ad affrontare, un’emergenza sanitaria improvvisa e dalle dimensioni particolarmente preoccupanti.
Col passare dei giorni abbiamo visto Infermiere e Assistenti ammalarsi e nonostante ciò coloro che restavano non si sono persi d’animo, ma è evidente che la “buona volontà” non è più sufficiente. Mancanze, anche di competenze specifiche o ritardi, oggi significano mettere a rischio la salute di ospiti e operatori. Avevamo chiesto più volte alla direzione l’assunzione di personale che integrasse le defezioni e sono arrivati dei tirocinanti, ai quali va fatto un caloroso plauso ma questo non basta. Oggi serve personale specializzato medici, infermieri e Oss, ma soprattutto serve una direzione sanitaria che può essere solo in capo all’AUSL.
Ad oggi abbiamo 74 residenti e 20 operatori contagiati, a cui vanno tristemente aggiunte le 5 persone defunte. I familiari sono fortemente preoccupati e la comunicazione tra struttura, ospiti e famiglie ha avuto e continua ad avere vuoti preoccupanti.
Per questo la nostra richiesta al Sindaco è quella della presa in carico della struttura da parte di Ausl , quantomeno per i reparti COVID. Serve una adeguata professionalità sanitaria direzionale, un coinvolgimento ancora più massiccio e permeante di AUSL per l’intera fase di emergenza, quale unica strada per garantire la tutela e la rappresentanza delle persone fragili e dei loro famigliari oltre che dei dipendenti tutti che hanno dimostrato la loro dedizione e senso di responsabilità.
Noi il nostro pensiero lo abbiamo esposto con forza, adesso aspettiamo una risposta da tutti gli interessati e siamo certi che questo appello non resterà inascoltato.
Forlì, 15.04.2020
CGIL CISL UIL
(Confederazioni, Funzione Pubblica e Pensionati)