Ogni tanto, come un’Araba Fenice, ritorna all’onore delle cronache l’Aeroporto Ridolfi e il suo incerto futuro.
In questi anni fiumi di inchiostro sono stati versati, per rappresentare le varie opinioni e ipotesi, per dare soluzioni e prospettive a questa importante infrastruttura.
In questo quadro, come sindacato confederale, abbiamo sempre cercato di tenere accesi i riflettori per dare un futuro occupazionale alle elevate professionalità dei lavoratori del sedime aeroportuale, convinti che se ciò si verificasse l’intero territorio ne avrebbe beneficio.
Dopo la stagione dell’uomo della provvidenza “Halcombe” così definito dall’establischment forlivese, ormai da tutti considerata chiusa, all’orizzonte dopo anni di silenzio sentiamo voci importanti che sostengono ciò che noi da sempre abbiamo caldeggiato e cioè che Forlì diventi la seconda pista dell’aeroporto di Bologna rispondendo ad un’esigenza che va oltre i confini territoriali.
Come CGIL CISL UIL siamo per verificare concretamente l’ipotesi avanzata da Federalberghi di Ravenna e ripresa da Confcommercio della stessa provincia, per capire concretamente la fattibilità di questa idea.
A tal proposito chiediamo al Sindaco di Forlì di convocare un tavolo con tutti i soggetti interessati al rilancio del Ridolfi, augurandoci che anche l’Imprenditoria locale dimostri la volontà di contribuire a soluzioni di prospettiva per lo scalo forlivese.
Obiettivo imprescindibile rispetto a tutti gli interlocutori, deve essere quello di una credibile volontà comune.
Come CGIL CISL UIL ci siamo.
Forlì, 08.03.17
Per CGIL CISL UIL Forlì
P. Amanti – V. Treossi – L. Foschi