Finalmente si è aperto uno spiraglio nella vicenda fallimento Falber Fashion.
Ieri ci è stato comunicato dal curatore fallimentare di Falber Fashion, Avv. Capasso, che il Tribunale di Avellino ha autorizzato la recessione del contratto d’affitto dell’Azienda fallita; questo fa si che tutti i lavoratori, al momenti sospesi, tornino in capo al precedente fallimento, quello della Falber Confezioni la cui curatela è in capo al Dott. Dell’Eva di Forlì.
La speranza è che questo passaggio di fallimento possa portare all’avvio immediato di un percorso che dia risposte concrete ai lavoratori sui diversi problemi aperti legati alla sospensione del rapporto di lavoro e al possibile e licenziamento degli stessi; dando così un riconoscimento alle loro paure ma sopratutto ai loro diritti.
Abbiamo già chiesto alla Prefettura di convocare un Tavolo Istituzionale che attivi i necessari percorsi di tutela delle maestranze che dal mese di novembre non hanno più nessuna copertura economica.
E’ altresì nostro interesse ricercare la possibilità di non disperdere un importante sito produttivo (le “Falber”) del territorio forlivese.
E’ già nata, dai primi giorni di febbraio, una nuova società, la Falber Projet, sita in via Gramadora a Forlì; azienda con mission simile alla precedente Falber che, a nostra informazione, opera prevalentemente con lavoratori retribuiti con vaucher; riteniamo necessario aprire una discussione alla luce del sole per portare allacostruzione di rapporti di lavoro più strutturati per le persone impiegati, al fine di salvaguardare professionalità e valore aziendale.
Rimane aperto il problema della sospensione dei rapporti di lavoro dal 29 dicembre u.s. ad oggi; se non si avvia un confronto costruttivo con il curatore della fallimento Falber Fashion, Avv. Capasso, i lavoratori rischiano di non percepire ne retribuzione ne indennità da ammortizzarore sociale.
Il percorso che ci aspetta è ancora lungo e complicato, ma speriamo finalmente praticabile e produttivo.