PENSIONI: oltre a conti considerare le condizioni delle persone – le proposte

“È singolare che quando si parla di pensioni si considerino solo i conti e mai la condizione reale di vita e di lavoro delle persone”. Così il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli commenta le dichiarazione di Banca d’Italia e Corte dei Conti nel corso delle audizioni in Commissione Bilancio di Camera e Senato sulla Nota di aggiornamento al Def.“E la cosa è ancora più insopportabile – prosegue Ghiselli – poiché non si tiene conto del fatto che l’attuale sistema previdenziale italiano è il più restrittivo d’Europa”.Per il dirigente sindacale “queste autorevoli Istituzioni non vogliono considerare che con la legge Fornero non si è fatta una riforma previdenziale ma solo cassa, scaricando sui lavoratori e sui pensionati l’onere principale del risanamento del Paese. E che – aggiunge – è necessario trovare il coraggio politico di apportare a tale legge una radicale, seppur graduale, modifica, mettendo anche in conto la necessità di una redistribuzione degli oneri sociali da sostenere, per superare così la profonda iniquità che l’ha caratterizzata”.

“Ma queste sono considerazioni sociali e politiche, che non competono ai soggetti auditi oggi”, sottolinea Ghiselli. “Quindi – conclude – è bene che sia il Governo ad assumersi la responsabilità di dare risposte chiare al documento sindacale sulle pensioni, in tempi celeri, come si era impegnato a fare”.

PROPOSTE CGIL, CISL, UIL

SUI TEMI PREVIDENZIALI NELLA FASE 2 DEL CONFRONTO SINDACATI GOVERNO

Il confronto avviato lo scorso anno fra Cgil, Cisl e Uil ed il Governo in materia di pensioni, sulla base della Piattaforma unitaria “Riformare le pensioni, dare lavoro ai giovani”, ha permesso di giungere alla sottoscrizione del Verbale di sintesi del 28 settembre 2016 e all’emanazione di important misure che hanno introdotto un principio di flessibilità di accesso alla pensione, come la pensione antcipata per i lavoratori precoci, l’ape sociale, il cumulo contributvo gratuito e la semplificazione della normatva per i lavoratori usurant. Inoltre, per i pensionat, l’estensione della quattordicesima e della no tax area.

Il confronto in corso sulla “fase due”, pur avendo fatto registrare alcuni, parziali, element di avanzamento, al momento sta evidenziando significatve distanze, anche su element partcolarmente rilevant, distanze che il proseguimento del negoziato ci auguriamo possa far superare.

L’obiettivo delle organizzazioni sindacali nella “fase due” è quello di determinare risultat concret sui punt fissat nel Verbale di sintesi, che vadano nella direzione indicata dalla piattaforma sindacale, che rimane il riferimento del sindacato per una riforma organica del sistema previdenziale nel nostroPaese.

I punt più significatvi che poniamo in questa fase all’attenzione del Governo sono:

  1. Revisione del meccanismo di adeguamento dei requisiti di accesso alla pensione in relazione agli incrementi della speranza di vita

Si richiede di bloccare l’adeguamento dei requisit di accesso alla pensione previsto con decorrenza 1° gennaio 2019 e avviare un negoziato per la revisione dell’attuale meccanismo di adeguamento dei requisit all’aspettatva di vita per quanto concerne la pensione di vecchiaia, la pensione antcipata e i coefficient di rivalutazione. Si propone inoltre, di costtuire un gruppo di lavoro, composto dai rappresentant dei ministeri e degli isttut competent e da Cgil, Cisl e Uil, al fine di individuare i criteri in grado di poter misurare il diverso impatto delle attività lavoratve sulla speranza di vita.

  1. Superamento delle disparità di genere delle donne e valorizzazione del lavoro di cura

Occorre:

    • Una maggiorazione contributva dei periodi di congedo di maternità.

    • Il riconoscimento di un antcipo rispetto all’età legale per l’accesso alla pensione di vecchiaia (sia nel contributvo che nel misto) per tutte le lavoratrici che abbiano avuto o adottato dei figli; tale antcipo sarà di 1 anno per ogni figlio fino ad un massimo di 3 anni; in alternatva, la possibilità per il trattamento economico della pensione, dell’applicazione del

coefficiente di trasformazione relatvo all’accesso alla pensione, maggiorato di un anno per uno o due figli, maggiorato di due anni in caso di tre o più figli.

    • La riduzione di un anno per ogni figlio, fino ad un massimo di tre anni, del requisito contributvo per l’accesso all’ape sociale, di cui all’artcolo 1, commi 179-186, della legge 232/2016;

    • Il riconoscimento, nel sistema misto e contributvo, di un antcipo pensionistco (1 anno ogni 5 anni, fino un massimo di 4 anni, rapportato a ratei annuali) ai soggetti che assistono il coniuge, l’unito civilmente o un parente di primo e secondo grado convivente con handicap grave ai sensi dell’artcolo 3, commi 1 e 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

    • La valorizzazione contributva del lavoro di cura per le donne, tenendo conto degli indicatori statstci che attestano l’attuale distribuzione di tale attività.

    • La revisione dell’attuale sistema di contribuzione per chi svolge lavoro domestco prevedendo versament contributvi pieni -anche oltre le prime 24 ore settimanali lavorate e rapportat alle retribuzioni corrisposte effettivamente, se superiori a quelle convenzionali.

  1. Flessibilità in uscita e sostegno alle future pensioni dei giovani.

Riduzione dell’importo soglia per l’accesso alle pensioni calcolate con il sistema contributivo.

Al fine di aumentare la flessibilità delle scelte individuali per le lavoratrici e i lavoratori si ritene necessaria la riduzione dell’importo soglia per l’accesso alle pensioni contributve al compimento dell’età pensionabile o dell’età per la pensione antcipata con 20 anni di anzianità contributva. In partcolare:

    • ridurre da 1,5 ad 1 volta l’assegno sociale l’importo soglia richiesto per la pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi;

    • ridurre significatvamente l’importo soglia (attualmente pari a 2,8 volte l’assegno sociale) in caso di pensionamento antcipato nel sistema contributvo a 63 anni e 7 mesi con 20 anni di contribut.

Pensione contributiva di garanzia e graduazione della quota di pensione deducibile dal reddito influente in funzione degli anni di contribuzione ed inclusione delle pensioni complementari nella quota.

Si conferma l’esigenza di una riforma organica che introduca nel sistema previdenziale una pensione contributva di garanzia che consolidi il pilastro previdenziale pubblico e possa riconoscere e valorizzare ai fini previdenziali, le situazioni di discontnuità lavoratva, il lavoro e le contribuzioni povere, l’attività di cura, studio e formazione e a tale proposito proponiamo la definizione di un Memorandum che fissi i principi e i reciproci impegni futuri.

In questa fase transitoria si chiede una riformulazione della proposta avanzata dal Governo, garantendo un maggior raccordo tra il trattamento previdenziale e la storia contributva della persona, superando quindi l’impianto ipotzzato, che a nostro avviso risulta disincentvante alla partecipazione attiva sul mercato del lavoro e al relatvo versamento contributvo, e non riconosce adeguatamente le storie contributve più deboli. In partcolare proponiamo che la quota di pensione deducibile dai reddit influent per l’erogazione dell’assegno vada graduata in ragione degli anni di contribuzione pensionistca. In partcolare la quota di pensione deducibile è innalzata:

    • al 50% in caso di pensione conseguita con almeno 20 anni di contribuzione;

    • al 55% in caso di pensione conseguita con almeno 25 anni di contribuzione;

    • al 60% in caso di pensione conseguita con almeno 30 anni di contribuzione.

Inoltre, al fine di valorizzare le scelte orientate al risparmio previdenziale da parte di quei lavoratori che hanno aderito a forme pensionistche complementari, si conviene di rendere deducibili anche le pensioni complementari, nelle misure e con le modalità prima indicate per le pensioni obbligatorie .

Valorizzazione dei periodi di formazione e copertura di quelli di non lavoro

Si propone la valorizzazione dei periodi di discontnuità lavoratva e di formazione qualificata, non copert da alcuna contribuzione previdenziale, per il raggiungimento del requisito contributo dei 20 anni necessario per l’accesso antcipato alla pensione di vecchiaia nel sistema contributvo.

  1. Interventi per il rafforzamento della previdenza complementare ed il rilancio delle adesioni

Armonizzazione fiscale pubblici privati

Si richiede l’equiparazione del trattamento fiscale dei dipendent pubblici a quello dei lavoratori privat mediante modifiche al decreto 252 con le quali operare:

  • l’estensione delle regole fiscali dei lavoratori privat ai dipendent pubblici;

  • la parificazione delle regole civilistche in tema di tpologia delle prestazioni ed accesso alle stesse;

Campagna “Semestre per l’adesione consapevole ed informata” per la promozione delle adesioni.

Si propone di realizzare nel 2018 una campagna informatva, nel contesto più ampio della valorizzazione della previdenza pubblica, inttolata “Semestre per l’adesione consapevole ed informata” con il meccanismo del silenzio assenso che garantsca ai lavoratori l’effettiva libertà di scelta, con modalità più stringent che superino i limit della precedente esperienza. Meccanismo da estendere ai dipendent pubblici in regime di Tfr.

Si propone di prevedere una norma che permetta a regime alla contrattazione collettiva di regolamentare l’adesione con trasferimento automatco del Tfr al fondo pensione, fermo restando il diritto del lavoratore al recesso preventvo, che avrà la possibilità di esercitare entro un certo periodo di tempo.

Si richiede una norma che permetta il versamento dei contribut al fondo pensione attraverso l’F24 e l’Uniemens dell’Inps, il quale provvederà a rendicontare le quote ai relatvi Fondi di competenza, e altre procedure che, complessivamente, tutelino la libertà di adesione del lavoratore e lo svincolino dai condizionament del datore di lavoro (vedi normatva su dimissioni in bianco).

Riduzione della tassazione sui rendimenti e semplificazione della tassazione sulle prestazioni

  • Riduzione dell’imposta sui rendiment

  • Innalzamento della quota di attivo patrimoniale che le forme pensionistche complementari possono destnare ad investment in economia reale con l’esenzione dall’imposta

  • semplificare la tassazione delle quote di prestazione maturate per i periodi anteriori al 2007.

Misure per le imprese con meno di 50 addetti in relazione al Tfr destinato alla previdenza complementare

Realizzazione di idonee misure compensatve per le imprese con meno di 50 addetti che destnano a previdenza complementare il trattamento di fine rapporto dei propri dipendent.

Investimenti nell’economia reale

Avviare un apposito tavolo isttuzionale, con la partecipazione delle Part sociali ed il successivo coinvolgimento delle isttuzioni e delle associazioni di settore, per la definizione delle modalità e degli strument utli a favorire e rendere conveniente, ed in condizioni di sicurezza per i loro aderent, l’investmento dei fondi pensione nell’economia reale, con partcolare riguardo all’individuazione delle caratteristche e degli scopi dell’investmento stesso (sviluppo infrastrutturale e locale, finanziamento delle PMI, ecc.).

  1. Separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale

Ai fini del completamento della separazione tra previdenza ed assistenza, il governo deve promuovere, in sede comunitaria e nelle isttuzioni internazionali interessate, una verifica dei criteri di rappresentazione della spesa pensionistca utlizzat per le comparazioni a livello internazionale al fine di escludere quelle voci che non hanno attinenza alcuna con le prestazioni pensionistche.

A questo fine si deve costtuire un gruppo di lavoro composto da rappresentant del Ministero del lavoro e delle politche sociali, del Ministero dell’economia e delle finanze, dell’Istat, delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentatve ed al quale saranno invitat i rappresentant di Eurostat.

  1. Ripristino della perequazione dei trattamenti pensionistici

Ritorno al meccanismo di perequazione delle pensioni previsto dalla legge 388/2000, basato sugli “scaglioni di importo”, con eventuale antcipazione al 2018 e riconoscimento di una rivalutazione dell’importo della pensione della mancata indicizzazione (valutare l’eventualità di definire un montante virtuale).

Il governo costtuirà un gruppo di lavoro composto da rappresentant del Ministero del lavoro e delle politche sociali, del Ministero dell’economia e delle finanze, dell’Istat e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentatve al fine di verificare la possibilità di individuare un indice diverso dall’attuale e in grado di assicurare una migliore rivalutazione delle pensioni.

  1. Ape sociale e pensione anticipata per i lavoratori precoci/Cumulo Gratuito

In coerenza con l’obiettivo di realizzare un effettivo sistema di uscita flessibile dal lavoro e di garantre i 41 anni di contribuzione per accedere alla pensione antcipata contenuto nella Piattaforma, e per ampliare le condizioni che permettano una flessibilità in uscita per i lavoratori che si trovano in determinate situazioni, si propone:

  • L’ampliamento delle categorie di lavoratori che svolgono attività gravose

  • La riduzione dei requisit contributvi di accesso all’Ape sociale:

    • a 30 anni per i lavori gravosi;

    • di un anno per ogni figlio fino ad un massimo di tre anni, per le lavoratrici.

  • Semplificazione dei criteri di accesso:

    • superare le critcità emerse per i lavoratori disoccupat e ricollocat a tempo determinato ed estensione della possibilità di accesso ai lavoratori disoccupat a seguito di conclusione di rapport di lavoro a tempo determinato; o seppur licenziat senza alcun diritto alla percezione di un ammortzzatore sociale, per carenza del requisito contributvo necessario per accedere alla Naspi.

    • rideterminare la condizione per l’accesso in caso di lavori gravosi prevedendo che lo svolgimento di questo tpo di attività deve essere avvenuto in almeno 7 anni degli ultmi 10 che precedono la cessazione del rapporto di lavoro, come avviene per i lavori usurant.

    • utlizzo della contribuzione estera per il raggiungimento del requisito contributvo richiesto

    • semplificare le procedure per accedere alle prestazioni, in partcolare per la certficazione connessa all’attestazione del lavoro gravoso.

Per quanto riguarda il cumulo gratuito, la necessità di emanare le disposizioni attuatve affinché vi sia la possibilità di cumulare la contribuzione versata anche nelle casse dei liberi professionist.

  1. Revisione delle norme che prevedono il posticipo del termine di percezione dei Tfr e dei Tfs dei dipendenti pubblici

Occorre una modifica delle norme sui termini di pagamento dei trattament di fine servizio e fine rapporto dei dipendent pubblici che garantsca l’erogazione di queste prestazioni secondo le regole generali e quindi consentendo anche l’erogazione dei TFS e del TFR nel caso di accesso alla RITA o all’Ape sociale.

  1. Emanazione del decreto di semplificazione delle procedure per il pensionamento in caso di lavoro usurante.

  1. Verifica della consistenza delle risorse residuate per l’opzione donna e l’ottava salvaguardia relativa agli esodati gestendo le problematiche aperte.

  1. Ribadiamo la necessità di favorire una rapida approvazione della legge di riforma della governance degli Enti previdenziali, che affermi un vero sistema duale con una più precisa ed efficiente ripartizione dei poteri tra l’attività di gestione e l’attività di indirizzo strategico e di sorveglianza

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