Flash Mob 30 settembre: “Avete tolto senso alle parole” #riprendiamocilalibertà – IMMAGINI –

Care compagne,
crediamo che quanto sta accadendo nel nostro paese per quanto riguarda la violenza sulle donne meriti una risposta forte e rapida della nostra organizzazione.

Stupri e femminicidi, quasi quotidiani, si accompagnano ad una discussione pubblica (media, politica) che, non solo non è all’altezza di quanto sta accadendo, ma è caratterizzata da una vera e propria regressione sui temi dei diritti e della libertà delle donne.
L’appello “Avete tolto senso alle parole” è la base di partenza per l’organizzazione di manifestazioni cittadine da tenersi Sabato 30 settembre.
Nel nostro territorio organizziamo un FLASH MOB:

Sabato 30 Settembre 

Piazza Saffi ore 11

Le immagini

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Come elemento identificativo utilizziamo il colore rosso nell’abbigliamento e lanceremo le nostre parole di LIBERTÀ.
Riprendiamoci la libertà, contro la violenza sulle donne, la depenalizzazione dello stalking, la narrativa con cui stupri e omicidi diventano un processo alle vittime.

#riprendiamocilalibertà

Le adesioni è possibile inviarle a
http://www.progressi.org/avetetoltoilsensoalleparole

 

AVETE TOLTO SENSO ALLE PAROLE

Volete togliere senso ai numeri che parlano di un dramma. Non sapete quanto pesa denunciare e quale scelta sia. Ogni denuncia porta con sè la nuova violenza di cronache morbose, pornografiche, che trasformano le vittime in colpevoli.

Non sapete dare un senso al silenzio che le donne scelgono, o a cui sono costrette e lo occultate nelle statistiche che segnano una lieve diminuzione delle denunce, seppellendo nei numeri il peso permanente della violenza, degli stupri, dei femminicidi.

Avete tolto senso alle parole quando trasformate la violenza contro le donne in un conflitto etnico, razziale, religioso.

Avete tolto senso alle parole quando difendete il vostro essere uomini, senza pensare all’ulteriore violenza che infliggete: donne nuovamente vittime, oggetto dei vostri conflitti di supremazia.

Quando riecheggia il fatidico “dove eravate?”, vorremmo noi chiedervi “dove siete?”. Siamo uscite dal silenzio, abbiamo detto “se non ora quando” ed ancora “nonunadimeno’t, abbiamo denunciato i diritti negati con la piattaforma CEDAW. Abbiamo colorato piazze, città, la rete, le nostre vite perché vogliamo vivere ed essere libere.

Reagiamo con la forza della nostra libertà all’insopportabile oppressione del giudizio su come ci vestiamo o ci divertiamo.

Ci vogliamo riprendere il giorno e la notte, perché non c’è un “mostro” o “un malato” in agguato, ma solo chi vuole il possesso del nostro corpo, della nostra mente, della nostra libertà. Non ci sono mostri o malati, ma solo il rifiuto di interrogarsi, il chiamarsi fuori che alla fine motiva e perpetua la violenza.

Le parole sono armi, sono pesanti lasciano tracce profonde ed indelebili, determinano l’humus in cui si coltiva la “legittimità” della violenza, la giustificazione dell’inversione da vittima a colpevole.

Ci siamo e continueremo ad esserci per riaffermare che la violenza contro le donne è una sconfitta per tutt* e ci saremo ancora perché vogliamo atti e risposte:

  • LA CONVENZIONE DI ISTANBUL È CITATA, MA NON APPLICATA, FARLO!

  • LA DEPENALIZZAZIONE DELLO STALKING, VA CANCELLATA – ORA!-

  • LA CULTURA DEL RISPETTO SI COSTRUISCE A PARTIRE DALLA SCUOLA, DAL SENSO DELLE PAROLE, SI CHIAMA

EDUCAZIONE!

  • AGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE TUTT*, CHIEDIAMO CHE CI SI INTERROGHI E SI DECIDA SUL SENSO DELL INFORMAZIONE, SUL PESO DELLE PAROLE ED ESIGIAMO LA CONDANNA DI CHI SI BEA DELLA CRONACA MORBOSA.

  • ANCORA UNA VOLTA RISORSE E MEZZI PER I CENTRI ANTIVIOLENZA, CASE SICURE, E NORME CERTE PER L INSERIMENTO AL LAVORO.

  • VOGLIAMO CHE VENGA DIFFUSO E POTENZIATO IL SERVIZIO DI PUBBLICA UTILITÀ TELEFONICO CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE E DI GENERE, ADESSO!

  • ALLA MAGISTRATURA E ALLE FORZE DELL ORDINE, CHE VENGA PRIMA LA PAROLA DELLA DONNA IN PERICOLO, DELLA DONNA ABUSATA, CHE NON SI SOTTOVALUI, CHE NON SI RINVII, CHE SI DIA CERTEZZA E RAPIDITÀ NELLE RISPOSTE E NELLA PROTEZIONE.

Chiediamo a tutt*, pesate le parole. Sappiate che non si può cancellare la nostra libertà.

#riprendiamocilalibertà

Sabato 30 settembre Flash Mob in Piazza Saffi alle ore 11