Lama da giovane racconta il periodo aurorale romagnolo, assai poco noto, di colui che diventerà segretario generale della Cgil. Suddiviso in due capitoli – il primo sulla Resistenza, il secondo sul sindacato, oltre a un breve “intermezzo” che riepiloga l’infanzia e la giovinezza -, si fonda su interviste, poesie, un “ricordo, fotografie, una sequenza cinematografica di repertorio, disegni.
Luciano Lama nasce a Gambettola nel 1921. Alla fine del ’43 aderisce alla Resistenza, salendo in montagna per unirsi all’VIIIª brigata Garibaldi; ma si ammala in modo grave e deve scendere in pianura. Non appena guarito, ritorna a combattere nella 29ª brigata Gap Gastone Sozzi, dove si comporta in modo assai brillante, già facendo intravedere le doti del futuro sindacalista. Dopo la liberazione viene nominato segretario della Camera del Lavoro di Forlì, segnalandosi per aver firmato un contratto con gli agrari assai innovatore. Che prevedeva l’aumento della quota spettante al mezzadro del 12% da destinare all’assunzione di braccianti e al miglioramento dell’azienda. Consegue così anche un essenziale obiettivo politico: avvicinare mezzadri e braccianti. Di Vittorio lo chiama poco tempo dopo a Roma nella Cgil nazionale.
Diretto da: Gianfranco Miro Gori