Ex Ospedale di Premilcuore: partita non chiusa e sulla pelle dei dipendenti

Si è svolto ieri pomeriggio presso il Comune di Forlì il secondo incontro relativo alla vicenda dei lavoratori dell’ex ospedale di Premilcuore passato da Asl all’Asp S. Vincenzo de Paoli e contestualmente affidato alla Cooperativa Sociale il Cigno da parte degli organismi preposti senza alcun coinvolgimento del sindacato, come già denunciato al momento del passaggio avvenuto il 1.07.2015.

Infatti a seguito del passaggio CGIL CISL UIL hanno denunciato che la mancanza di regole , procedure informazione e trasparenza hanno determinato il venir meno del confronto sindacale comportando così importanti ripercussioni sulle condizioni contrattuali dei lavoratori impiegati.

Per tali ragioni oltre che a rendere pubblica la contrarietà verso il metodo utilizzato , abbiamo immediatamente posto la questione sul tavolo del distretto socio sanitario.

Come evidenziato negli incontri dei giorni 08/07 e 15/07 abbiamo ribadito la necessità, in questi casi , di introdurre una “clausola sociale” che vada a salvaguardare il personale, al quale deve essere garantito lo stesso trattamento normativo ed economico e la necessità che le trattative avvengano nei luoghi preposti.

Non ci si può limitare a definire un successo il fatto che non sono stati fatti tagli al personale: questa è stata una soluzione affrettata e connotata dall’approssimazione, il tutto sulla pelle dei dipendenti, che si sono visti decurtare lo stipendio.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto che si recuperino gli errori che hanno determinato queste ricadute negative sui lavoratori confermando che nell’incontro di ieri alla presenza dell’assessore Mosconi Presidente del comitato di distretto socio sanitario, e dei rappresentanti dell’ASL e dell’ASP, c’è stata un’apertura, da parte di tutti i soggetti coinvolti, volta a recuperare le tutele e diritti. Verificheremo se tale apertura si concretizza in un accordo che riteniamo debba avvenire in tempi strettissimi e per il quale sarà convocato nuovo incontro.

Per il sindacato la partita non può e non deve considerarsi chiusa, l’assunzione di responsabilità fatta dal tavolo convocato ieri pomeriggio deve dare risultati concreti alle lavoratrici e ai lavoratori interessati e recuperare un metodo di confronto che se utilizzato avrebbe prevenuto questa situazione. Ognuno dovrà fare la sua parte, per quanto ci riguarda non ci interessano inutili speculazioni politiche ma la risoluzione del problema.

Forlì, 16 luglio 2015

CGIL CISL UIL categorie del pubblico e categorie dei servizi

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