2 agosto. Sempre al fianco dei familiari delle vittime e di chi lotta per la verità, elemento basilare per difendere e rafforzare la democrazia.

La Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna e la CGIL dell’Emilia-Romagna si associano al dolore mai sopito dei familiari delle vittime nel quarantennale della strage di Bologna del 2 Agosto 1980.

Allora il presidente della Repubblica Sandro Pertini, accorso a Bologna a fronte di quell’immane tragedia, disse piangendo: “Siamo di fronte all’impresa più criminale che sia avvenuta in Italia”.

È quindi oggi di grande importanza la presenza e le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto, primo Capo dello Stato dopo Pertini, portare la sua autorevole testimonianza nell’anniversario della strage.

La comunità bolognese seppe reagire straordinariamente, con coraggio, rivendicando giustizia e verità. Opponendosi al tentativo di mettere in discussione le conquiste democratiche e l’assetto costituzionale della Repubblica, perpetrato da gruppi neofascisti, esecutori materiali della strage, e dai mandanti (loggia massonica P2, servizi segreti deviati, e pezzi dello Stato), come emerge dall’inchiesta della Procura generale di Bologna.

Quella reazione straordinaria, di civiltà, di mobilitazione, di lotta, di richiesta di giustizia e di verità che la CGIL ha sostenuto, sostiene e sempre sosterrà, ha dovuto contrastare l’ignobile e poderoso tentativo di impedire che si indagasse quella pagina terribile della storia del Paese, attraverso depistaggi, omertà e rapporti di parti dello Stato con associazioni criminali ed eversive fasciste.

Oggi il coraggioso e fondamentale lavoro della magistratura sta stringendo ulteriormente il cerchio su esecutori e mandanti, per far emergere ulteriori pezzi di verità.

Come allora, la CGIL è a fianco di tutti coloro che lottano per la verità, a partire dall’Associazione familiari delle vittime, perché sia fatta piena luce sulla strage di Bologna, perché sia fatta giustizia, perché la verità è elemento basilare per difendere e rafforzare la democrazia, perché orrori simili non avvengano mai più.

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