Nella giornata odierna si è svolto lo sciopero di 8 ore dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale, per garantire ai lavoratori aumenti in grado di compensare il costo della vita ed evitare la perdita del potere di acquisto.
I lavoratori del territorio di Forlì hanno risposto in maniera importante dimostrando che sono pronti a sacrificare parte del loro salario, visto che lo sciopero costa ad ognuno mediamente 80 euro di salario, per difendere il diritto ad avere un contratto nazionale che garantisca il potere di acquisto, migliori le condizioni di lavoro e tuteli l’occupazione.
Le percentuali di adesione allo sciopero sono state importanti: oltre il 90% in Electrolux, al 90% in Bonfiglioli Trasmital, al 75% in Marcegaglia, al 100% alla Forli Lamiere, al 80% in Pieffeci, al 90% in Anofor,al 80% alla Sacmi Carpmec, al 70% all’Oleodinamica, al 60% alla Vis Mobility di Santa Sofia, al 60% in Carpigiani, al 60% alla Bipres di Rocca San Casciano.
Delegazioni provenienti dalle principali aziende del territorio hanno poi partecipato alla manifestazione regionale a Bologna marciando assieme a migliaia di lavoratori provenienti da tutta la regione, tra loro anche i lavoratori dell’Icot in arretrato con il pagamento delle retribuzioni di 5 mesi.
Di fronte al disegno delle organizzazioni datoriali che hanno in mente un cambiamento radicale della natura del contratto nazionale che prelude di fatto alla cancellazione di diritti fondamentali dello stesso, a partire dagli aumenti salariali ma anche riguardo agli orari di lavoro, alla gestione degli straordinari, dei permessi, i lavoratori continueranno ad opporsi e a scioperare fino alla conquista di un contratto nazionale che preveda aumenti per tutti.
Forli, 10 giugno 2016
per FIM- FIOM- UILM
Territorio di Forlì
i Segretari Generali
Davide Drudi – Giovanni Cotugno – Enrico Imolesi