NON SI PUÒ MORIRE MENTRE SI RIVENDICANO I DIRITTI DEI LAVORATORI. SCIOPERO NELLE AZIENDA METALMECCANICHE FORLIVESI

Adil Belakhdim era un sindacalista, un attivista. Ma, prima di tutto, Adil era un lavoratore che stava scioperando assieme a molti altri. Scioperava per rivendicare condizioni di lavoro migliori, un salario dignitoso. Scioperava per denunciare lo sfruttamento dei lavoratori del mondo degli appalti, lavoratori considerati come di serie b sia dai loro stessi datori di lavoro sia dalle aziende appaltanti, che sulla pelle di quei lavoratori scaricano i costi del lavoro vivo. Scioperava contro il modello neoliberista sfrenato che mette al centro il profitto e non il lavoro.

Adil Belakhdim è stato travolto e ucciso da un camion durante un presidio per la difesa dei diritti dei lavoratori, un presidio simile a quelli in cui tante volte i lavoratori metalmeccanici di questo territorio, affiancati dai delegati e dai funzionari della FIOM-CGIL, si sono trovati. A combattere per i diritti e per la dignità del lavoro. Non per uno ma per tutti.

Ed è per questo che oggi la FIOM di Forlì oggi ha indetto due ore di sciopero in tutte le aziende metalmeccaniche del territorio: per ricordare Adil, per solidarietà e vicinanza alla moglie e ai figli che lascia, e per ribadire che i metalmeccanici della CGIL saranno sempre dalla parte di chi lotta per la dignità, per la sicurezza nei luoghi di lavoro, per una società più equa e giusta.

Anche nel nome e nel ricordo di Adil, la FIOM parteciperà numerosa alla manifestazione unitaria indetta da CGIL CISL e UIL sabato prossimo 26 giugno.

p. la FIOM CGIL di Forlì Il Segretario Generale Giovanni Cotugno

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