Una nota azienda del territorio forlivese lo scorso 7 agosto mandava in ferie tutti i propri dipendenti per chiusura estiva dello stabilimento, dimenticandosi di comunicare a tre dei suoi Lavoratori che il giorno seguente avrebbero ricevuto il “ben servito” per “motivi economici” (lettera di licenziamento individuale permessa dalle norme introdotte dall’allora ministra Fornero). L’azienda oltre ad non avere avuto il coraggio di comunicare loro della procedura di licenziamento che li avrebbe interessati, li aveva addirittura inseriti nel calendario di ripresa Lavori, prontamente modificato dopo la loro uscita dalla Fabbrica.
Alla ripresa dell’attività i Lavoratori, regolarmente presentatesi in Azienda, venivano chiamati dal responsabile amministrativo, nonché direttore generale, nonché delegato al tavolo delle relazioni sindacali Dott. Bruno Biserni, che gli intimava di lasciare lo stabilimento. I Lavoratori, così come da Noi consigliato opponevano le loro ragioni ricevendo in cambio una “bella lettera di licenziamento immediato”.
Lasciando all’autonomia dei singoli Lavoratori la decisione di addire o meno alle vie giudiziarie, nel qual caso la Filctem Cgil di Forlì sarà certamente al loro fianco, vogliamo portare a conoscenza dell’episodio la cittadinanza per condividere alcune riflessioni:
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quale responsabilità d’impresa si può riconoscere a quegli imprenditori che non hanno nemmeno il coraggio di guardarti in faccia per dirti che ti licenziano? che ti cancellano dalla loro fabbrica e ti tolgono il futuro mettendo in crisi intere famiglie?
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e inoltre, quale senso di responsabilità si può riconoscere a quelle associazioni che, ignorando i confronti sindacali aperti, ignorando gli impegni formalmente assunti attraverso la sottoscrizione del Patto per il Lavoro, di non procedere ad azioni unilaterali in caso di crisi aziendali, producono tutta la documentazione necessaria all’impresa che “sceglie la strada sbagliata”??
Se pur la riforma degli ammortizzatori sociali ha nei fatti ridotto la possibilità di far fronte alle crisi aziendali, l’azienda in questione non ha voluto, se pur sollecitata, percorrere le strade ancora possibili; più volte, anche alla presenza del consulente dell’associazione di riferimento, Confindustria Forlì-Cesena, è stata sollecita l’apertura di un contratto di solidarietà, finalizzato proprio al mantenimento dell’occupazione. Più volte il Direttore della Martac ha dichiarato il proprio interesse senza mai concretizzare con i necessari approfondimenti.
Molto più semplice e veloce dichiarare un esubero di personale e “scegliere” a chi far pagare il prezzo più alto……ai lavoratori che più costano perché “anziani, professionalmente riconosciuti e anche sindacalizzati”.
Così, secondo la Filctem CGIL, non può andare bene!!
Forlì, 09.10.15 Segreteria Filctem CGIL Forlì