E finalmente l’Assessore, in difficoltà sull’applicazione della legge sull’orario di lavoro, ci convoca al tavolo
Il prossimo 25 novembre entrerà in vigore il giro di vite sull’orario di lavoro, previsto dalla legge 161 /2014, in base ad una direttiva UE che richiederà un cambiamento dei turni di lavoro del personale sanitario di tutte le Aziende USL e Ospedaliere della Regione.
Sarà infatti vincolante per tutti i Direttori Generali che al personale del servizio sanitario pubblico vengano garantite almeno 11 ore di riposo tra un turno di lavoro e l’altro e una quota oraria media settimanale non superiore alle 48 ore.
Il tutto (è scritto nella legge) senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, e cioè senza sborsare una lira in più, attraverso la riorganizzazione dei servizi.
Una missione impossibile, più che improbabile, che rischia concretamente di tradursi non in una riorganizzazione, ma piuttosto in una riduzione dei servizi già minati dal blocco parziale che la Regione ha imposto sul personale sanitario e totale su quello amministrativo.
Responsabilmente, consapevoli della delicatezza dell’argomento viste le potenziali ricadute, già in data 15 ottobre abbiamo indirizzato una lettera all’assessore, nella quale chiedevamo di aprire la discussione con congruo anticipo per evitare di rincorrere una tematica così delicata che incrocia la vita di migliaia di lavoratrici e lavoratori con la qualità dei servizi ai cittadini ed utenti.
Ma dall’altra sponda il silenzio totale, a conferma di una grossa difficoltà mascherata dalla mancanza di confronto a conferma della tendenza oggi diffusa a tutti i livelli nel sistema di relazione con gli organismi di rappresentanza.
Così, avvicinandosi ad ampie falcate all’ora x, con punti di vista nella lettura della legge radicalmente differenti in vari soggetti istituzionali e non solo, ed un documento delle Regioni dove le stesse si chiudono gli occhi su quanto imposto dalla direttiva UE in virtù delle prestazioni in emergenza che in sanità sono ordinaria amministrazione e mentre si rincorrono voci sulla possibilità di una leggina tutta orientata a rinviare la data di applicazione della direttiva per dilatare i tempi della discussione, come CGIL CISL UIL abbiamo incalzato l’Assessorato ad uscire dal suo profondo silenzio.
Dopo tali nostre sollecitazioni è notizia di oggi l’arrivo (finalmente) della convocazione da parte dell’assessorato per la prossima settimana.
Ciò non toglie la nostra critica al ritardo con cui giunge tale convocazione ed auspichiamo per il futuro un cambiamento sostanziale delle relazioni sindacali, perché crediamo che il confronto sia un valore ed il punto di vista, la conoscenza dei servizi che ha chi al loro interno vi lavora può contribuire al miglioramento degli stessi.
Le Segreterie regionali FP CGIL – CISL FP – UIL FPL