Il giorno 8 ottobre il Comitato di gestione della sede INPS di Forlì Cesena ha incontrato tutte le parti sociali per illustrare e chiarire la situazione presente all’interno dell’Istituto.
Da tempo denunciamo come organizzazioni sindacali Confederali e di categoria come i tagli ai servizi pubblici comportino gravi disservizi ai cittadini. Va evidenziato che l’età media del personale INPS Forlì Cesena è di 57 anni e che l’istituto ha visto la fuoriuscita di dipendenti a fronte del raggiungimento dei requisiti pensionistici, situazione che si è accentuata fortemente grazie alla possibilità di un certo numero di operatori di accedere alla quota 100. Alla situazione attuale dobbiamo aggiungere che nei prossimi tre anni 35 unità raggiungeranno i requisiti per accedere al trattamento pensionistico.
Questo comporterà a breve una situazione di impossibilità di mantenimento dei servizi finora forniti nelle varie sedi provinciali che è giusto ricordare sono Forlì direzione provinciale, Cesena agenzia complessa e Savignano sede territoriale. L’Inps provinciale è stata per lungo termine sede sussidiante, ovvero lavorava pratiche per altre province mentre già dal mese di settembre ha cessato questa attività e da inizio anno diventerà sede sussidiaria, ovvero sarà costretta a inviare pratiche in lavorazione presso altre sedi.
Questa realtà da tempo prevista e conosciuta non ha però trovato riscontri adeguati nell’assegnazione di nuovo personale. A Forlì Cesena sono arrivate 10 nuove unità a fronte delle 3507 nuove assunzioni effettuate dell’Istituto in tutta Italia. È altrettanto importante ricordare che i nuovi ingressi erano addirittura 7 prima che il comitato a maggio del corrente anno facesse presente alla Direzione Regionale della inadeguatezza del turn over!
Esistono anche altri due capitoli di alta criticità nel territorio che i medici direttamente dipendenti dell’Ente, ne è rimasto soltanto uno che andrà in pensione a febbraio, così non solo a Forlì Cesena ma in tutta la Romagna non ne sarà presente nessuno.
Anche sul tema ispettori le cose non vanno meglio, a oggi la provincia ne ha a disposizioni soltanto uno, situazione che di certo non permette una sufficiente attività di tutela.
I Segretari Generali di Cgil Forlì-Cesena (Giorgini Maria e Bucci Silla) – Cisl Romagna (Marinelli Francesco) – Uil Forlì-Cesena (Imolesi Enrico e Borghetti Marcello) sottolineano con grande preoccupazione – “il quadro sopra esposto evidenzia chiaramente che nel giro di pochi mesi le sedi Inps del territorio non saranno più in grado di offrire né la stessa qualità del servizio e forse nemmeno gli stessi servizi offerti finora. Tale situazione avrà delle ricadute soprattutto verso i soggetti più fragili, che sono quelli che più si rivolgono alle prestazioni dell’Ente e nei confronti dell’attuale personale il quale si trova costretto a sopperire con carichi di lavori eccessivi alla inadeguatezze della struttura.”
Come Cgil, Cisl e Uil raccogliendo anche le preoccupazioni delle categorie di riferimento, siamo preoccupati. Riteniamo tale situazione inaccettabile ingiusta e iniqua e pertanto chiediamo con forza a tutte le istituzioni politiche sociali ed imprenditoriali di unirsi a noi nel chiedere che vengano al più presto riadeguati gli organici e ripristinata una condizione di normalità.
Forlì, 11.10.19
CGIL CISL UIL Forlì-Cesena