RAGGIUNTA L’IPOTESI DI ACCORDO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE BONFIGLIOLI RIDUTTORI:
UN ACCORDO CHE GUARDA AL FUTURO.
ORA IL VOTO DEI LAVORATORI
Dopo tre giorni di trattative no-stop nei giorni 10 e 11 luglio e poi 17 luglio è stata raggiunta una ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo del Gruppo Bonfiglioli, dopo una trattativa durata circa sei mesi.
L’accordo, firmato dal coordinamento delle RSU del Gruppo, dalla FIOM di Bologna e di Modena e da FIM FIOM UILM di Forlì, sarà illustrato nei prossimi giorni nelle assemblee in tutti gli stabilimenti e poi sottoposto al referendum vincolante tra tutti i lavoratori.
Si tratta di un accordo corposo, che risponde a tutti i temi posti dal sindacato nella trattativa, e che guarda al futuro sia per i temi trattati sia perché si colloca nel pieno di una fase di investimenti da parte dell’azienda (a partire dal progetto Evo per l’area bolognese).
Oggi Bonfiglioli Riduttori occupa tra tutti gli stabilimenti collocati in Emilia Romagna circa 1300 dipendenti, divisi tra Forlì, Bologna e Modena.
Questo accordo innanzitutto riaggiorna l’importante storia negoziale della Bonfiglioli Riduttori, innestandosi su una tradizione di negoziazione e di confronto continuo tra le parti – che ha permesso in passato di superare i momenti di difficoltà rafforzando la coesione sociale e la responsabilità reciproca -, introducendo un sistema codificato di relazioni industriali basato su incontri periodici, commissioni tecniche su tutti gli aspetti della vita lavorativa (salute e sicurezza, formazione e inquadramento, impiegati e pari opportunità, organizzazione del lavoro e nuovi prodotti, welfare, premio di risultato e sistemi di miglioramento) e consolidate modalità di negoziazione.
Le parti hanno anche condiviso di discutere, in coerenza con quanto previsto dal recente CCNL, un “nuovo sistema di inquadramento professionale” che affronti i temi della classificazione, della mobilità professionale e della valorizzazione delle competenze del personale.
Nell’accordo entrano anche temi nuovi, come lo smart working, la gestione solidale di ferie/par, il rafforzamento della previdenza complementare, una valorizzazione dei percorsi di formazione permanente e del diritto allo studio (con l’introduzione di borse di studio per i dipendenti che, in costanza di rapporto di lavoro, conseguano il diploma, la laurea o un master).
L’accordo prevede un lavoro che dovrà partire nei prossimi mesi per definire, in modo condiviso, le forme di intervento sul miglioramento continuo dei processi produttivi e che permetta a tutti i lavoratori di essere coinvolti (con le proprie idee o attraverso la cooperazione nei gruppi di miglioramento) nell’organizzazione del lavoro.
Sulla parte economica le cifre sono di assoluta importanza:
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viene introdotto un Premio di Risultato (con acconti pari a 500 euro annui) del valore di 1250 euro per il 2017, 1250 euro per il 2018, 1350 per il 2019 e 1450 euro per il 2020.
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viene previsto un aumento strutturale delle retribuzioni fino a 400 euro a regime.
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viene potenziato lo strumento dei flexible benefits (introdotti dal recente CCNL dell’industria metalmeccanica) prevedendo, per tutti i lavoratori, una quota annua aggiuntiva pari a 100 euro netti anch’essi con carattere di strutturalità.
Complessivamente l’accordo ridistribuisce nei quattro anni di vigenza (2017-2020) 5.300 euro di Premio di Risultato, fino a 1100 euro di aumento fisso delle retribuzioni e 400 euro di flexible benefits con carattere di strutturalità che si sommano a quanto previsto dal CCNL.
Si tratta indubbiamente di un accordo ricco, che riesce a tenere insieme un avanzato sistema di relazioni industriali, un’attenzione ai diritti individuali e ai processi produttivi e di miglioramento continuo e la redistribuzione alle lavoratrici ed ai lavoratori di quote importanti di salario.
E’ un accordo frutto di un modello negoziale che funziona e anche di un radicamento vero del sindacato negli stabilimenti.
Quello della Bonfiglioli è uno dei primi accordi aziendali importanti che si colloca pienamente nella nuova fase di contrattazione articolata sviluppata a seguito del recente rinnovo del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici.
Adesso la parola passa alle lavoratrici ed ai lavoratori che si esprimeranno nei prossimi giorni.
Forlì, 18 luglio 2017