Aeroporto: storia infinita

L’Aeroporto è tornato tema di attualità e anche di polemiche, da quando ENAC ha deciso finalmente di revocare la concessione ad Air Romagna.

Si potrebbe dire che è stato un parto lungo e difficile, perché già il 20 luglio 2016 a seguito dei continui silenzi e della mancata presentazione del Piano industriale occupazionale, come CGIL CISL UIL avevamo chiesto con forza ad Halcomb di ridefinire gli assetti societari, in modo da cogliere le disponibilità di importanti imprenditori ad acquisire il controllo della società, con lo scopo di rendere credibile ed attuabile il progetto aeroporto, diversamente proprio in quella occasione prospettammo ad ENAC di staccare la spina.

Ora senza soffermarci sul tempo perduto, è importante da subito avere le idee chiare rispetto alle opportunità da costruire per dare un futuro al Ridolfi.

A tal proposito è importante il confronto con la Regione per riaprire una ipotesi di un sistema regionale aeroportuale, in cui Bologna sia l’Hub e Forlì possa diventare fondamentale, quale seconda pista per lo scalo felsineo prossimo alla saturazione.

In questo contesto vogliamo verificare con attenzione le dichiarazioni dell’Assessore regionale ai Trasporti Donini, il quale afferma “…. il sistema aeroportuale integrato comprenda anche Forlì, nel momento in cui non sia più ostaggio di una gestione inadeguata…”, dichiarazioni che però contrastano con l’incomprensibile esternazione dell’Assessore regionale al Turismo Corsini.

Al pari il sistema imprenditoriale romagnolo deve scegliere fra il campanilismo di Maggioli (Presidente di Confindustria Romagna) e la volontà di fare sistema di Federalberghi Ravenna e delle Confcommercio della Romagna.

In questo scenario se non vi saranno altre strade percorribili, è necessario lavorare da subito sulla definizione di un nuovo bando che già dalla sua progettazione contenga clausole chiare rispetto alle capacità imprenditoriali, alla solidità economica di chi vuole concorrere ad aggiudicarsi la concessione dell’Aeroporto e in questo contesto è imprescindibile prevedere la garanzia di impiego degli ex dipendenti del sedime aeroportuale. Vogliamo evitare che altri avventurieri si presentino nel nostro territorio procurando danni anziché soluzioni.

Pensiamo infine sia questo il momento di coinvolgere tutte le Istituzioni, le forze politiche, imprenditoriali, sociali e civiche a cui sta a cuore dare una risposta all’importante infrastruttura territoriale.

E’ necessario che in questa fase vengano almeno sul territorio accantonate le polemiche e si valorizzi il contributo che tutti coloro possono apportare per la riuscita di questa impresa, nessuno escluso.

Forlì, 24.03.17

CGIL CISL UIL Forlì

P. Amanti – V. Treossi – L. Foschi

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