MEDOC Licenzia e terziarizza parte dell’attività

MEDOC LICENZIA E TERZIARIZZA PARTE DELL’ATTIVITA’

SCARSA QUALITA’ DEL LAVORO, CLIMA DIFFICILE, POCO RISPETTO DELLE REGOLE

E’ QUESTA LA QUALITA’ DEL SERVIZIO DI SORVEGLIANZA SANITARIA

TRA I PIU’ NOTI A FORLI?

Il noto poliambulatorio ‘MEDOC’ con sede in Viale Vittorio Veneto a Forlì ha concluso il rapporto con tre addetti e ha licenziato in tronco 2 lavoratrici, nei mesi di gennaio e febbraio senza alcun preavviso.

Le dipendenti licenziate in tronco lunedì’ 15 febbraio 2016 hanno trovato il loro ufficio chiuso e come risposta hanno ricevuto la lettera di licenziamento in tronco, lettera che ha gettato le lavoratrici in un profondo baratro e che ha lasciato sdegno anche nelle organizzazioni sindacali in primo luogo per le riprovevoli modalità utilizzate.

Le Organizzazioni sindacali hanno chiesto a Medoc di ritirare i licenziamenti e di ritornare sui suoi passi al fine di mantenere la qualità del servizio che le dipendenti garantivano grazie alla professionalità e alla qualifica maturata con una decennale anzianità di servizio, qualità che le dipendenti pretendevano fosse garantita vista l’importanza del servizio di sorveglianza sanitaria fornito alle aziende nella tutela del diritto alla protezione dei lavoratori nel luogo di lavoro.

Non riusciamo a comprendere un tale atteggiamento, come si possa improvvisamente licenziare e terziarizzare il servizio a soggetti terzi senza nemmeno valutare una ricollocazione delle figure professionali e senza nemmeno attivare il confronto con le organizzazioni sindacali al fine di mantenere l’occupazione.

Medoc così facendo non ha rispettato i diritti d’informazione previsti dal contratto nazionale di settore né il “patto per il lavoro” siglato con la regione Emilia Romagna , ne tantomeno l’etica del lavoro. La crisi in questo caso è evidentemente una buona scusa per abbassare i costi e fare “pulizia” e questo è inaccettabile visto anche il ruolo istituzionale di un’azienda come Medoc sul territorio.

Non possono essere sempre gli stessi a pagare e a subirne le conseguenze, chiederemo alle Istituzioni nelle figure dell’Assessore al lavoro del Comune di Forlì e dell’Assessore alle Politiche Sociali e di Promozione della Salute di aprire un tavolo di confronto al fine d’intervenire affinché siano ritirati i licenziamenti intimati e chiarito come l’azienda abbia operato e se le scelte organizzative effettuate siano compatibili con il ruolo previsto dalle norme vigenti in tema di qualità del servizio di sorveglianza sanitaria.

Per Filcams CGIL – Fisascat CISL – Uiltucs UIL la salvaguardia anche solo di un posto di lavoro, la qualità delle relazioni e del lavoro, rappresentano il modello di società che vogliamo, per questo chiediamo a Medoc di rivedere le scelte unilaterali intraprese e di aprire un confronto serio con le organizzazioni sindacali.

P.le OO.SS

Mariangela Bandini, Matteo Fabbri, Maurizio Casadei

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