Bisogna avere il coraggio delle proprie azioni…

E’ grave quanto si è verificato ieri presso la Prefettura di Piacenza! I lavoratori civili, dipendenti del Ministero dell’Interno, a seguito della visita, nei luoghi colpiti dalle recentissime calamità naturali, del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, sono stati “invitati”, con apposita ordinanza ai fini della sicurezza, ad abbandonare il luogo di lavoro.

La presenza del Presidente del Consiglio nei locali della Prefettura ha addirittura richiesto una vera e propria ordinanza di sgombero a carico dei soli dipendenti….come se gli stessi fossero dei temibili criminali.

Non sarà invece che dietro a tutto ciò ci fosse l’intenzione, maldestramente camuffata, ma per noi evidente, di “evitare” qualsiasi confronto con quegli stessi lavoratori a cui viene prospettato a breve l’accorpamento della propria sede lavorativa con la Prefettura di Parma?

E’ pur vero che come dice il detto popolare “a pensar male si fa peccato….ma molte volte ci si prende!!!” e quanto accaduto oggi fa sorgere più di qualche interrogativo.

Non è strano che la Prefettura di Piacenza (prevista in chiusura/accorpamento insieme ad altre 22 sul territorio nazionale (come si desume dallo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante “Regolamento di organizzazione del Ministero dell’Interno”) sia ora improvvisamente diventata il vero punto nevralgico di un sistema organizzativo di coordinamento della protezione civile, della presenza delle funzioni dello Stato nel territorio? Non c’è forse qualche palese incoerenza? Si aveva forse timore che qualche lavoratore lo facesse garbatamente notare?

Noi crediamo fermamente nell’importanza del ruolo istituzionale svolto dagli uffici periferici del Ministero dell’Interno e, purtroppo, le troppe e continue gestioni emergenziali dimostrano inequivocabilmente che abbiamo ragione. Solo per parlare di tematiche dell’oggi, dall’emergenza dell’ondata migratoria alle diffuse e ripetute emergenze causate da calamità naturali, preziosa e imprescindibile è stata ed è la funzione di questi uffici.

La recente riforma del Ministero invece di riconoscere e valorizzare quanto ogni giorno viene messo in campo dai singoli uffici periferici del Ministero dell’Interno, intende produrre, con la chiusura delle sedi, un vero e proprio smantellamento della presenza e dell’attività capillare delle funzioni del Ministero, scaricando ogni onere sulle spalle della cittadinanza che non troverà più un punto d’ascolto e d’azione immediato.

Noi non possiamo che dire al Governo ed al Parlamento: “ma siete veramente sicuri che queste pseudo-riforme siano la soluzione giusta per il nostro Paese?”. Non sarebbe meglio qualche volta ascoltare anche il parere di chi negli uffici presta la propria attività e le loro rappresentanze sindacali? Mettere in atto un confronto che certo non impedirebbe al Governo di assumere poi le decisioni che ritiene giuste e opportune, assumendosi di conseguenza l’onere e l’onore di ricevere anche qualche critica da parte di coloro che della necessità di una presenza capillare dello Stato sul territorio hanno un’altra opinione.

P. Coordinamento Nazionale Comparto Funzioni Centrali
Fabrizio Spinetti
Per Coordinamento Regionale Ministero Interno
Daniela Avantaggiato
P. Segreteria Fp Cgil Emilia Romagna
Alda German

guarda anche...

Vis Mobility, 4 mesi senza stipendio, la lotta dei lavoratori

articolo da forlitoday.it Si è svolto mercoledì in Prefettura l’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali per …