AUSL Romagna: mancano INFERMIERI

In questo periodo numerosi sono i problemi che si addensano sull’Azienda USL della Romagna (ritardo nel pagamento degli straordinari, richiamo dalle ferie, doppi turni, ecc.), ma la madre di tutti i problemi rimane sempre una: MANCANO INFERMIERI.

Se la Direzione Generale non investe in assistenza INFERMIERISTICA a poco serviranno le previste stabilizzazioni o le mobilità in arrivo dalle altre Regioni.

Già oggi alle porte dell’estate sono numerosi i reparti in sofferenza cronica per assenze del personale, perché ebbene sì, capita che anche gli infermieri si ammalino.

Una realtà come l’AUSL ROMAGNA non può non avere infermieri per mandare avanti le medicine, le geriatrie, le chirurgie ed altro.

L’ inserimento di personale con il contagocce non è un atto di coraggio, bisogna investire in progetti, in cultura, in formazione.

La politica deve capire che gli investimenti in sanità qualificano le azioni assistenziali; con più assistenza individuale si abbattono i costi economici, si abbatte la mortalità e si migliorano le condizioni di vita degli assistiti e dei lavoratori, sempre più strozzati da incombenze famigliari e lavorative, specie le donne, che vivono nel confine sempre più sottile della cura degli altri, malati o figli che siano.

Ribadiamo che l’ unica soluzione è investire sul personale, altrimenti il rischio è il tracollo pezzo per pezzo, reparto per reparto, di una Azienda basata anche, ma oggi soprattutto, sul sacrificio dei lavoratori.

Forlì, 30.03.2018

Per la FP CGIL

CESENA – RAFFAELLA NERI

FORLI’ – ROBERTO SEVERI

RAVENNA – CLAUDIO LAGHI

RIMINI – LUCARELLI CRISTIAN

 

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