Aeroporto…

Sono passati più di due anni da quando l’imprenditore americano dopo l’assegnazione della gestione dell’aeroporto Ridolfi, si presentò alla cittadinanza con proclami e intendimenti che fecero ben sperare tutti, per primi quelle lavoratrici e quei lavoratori che con il fallimento di SEAF erano rimasti senza una occupazione.

Oggi purtroppo ci troviamo a dovere commentare e gestire una situazione quanto meno surreale in quanto, mercoledì 16 novembre nel corso di una assemblea sindacale i lavoratori hanno ribadito le loro preoccupazioni, in merito alla situazione di stallo relativamente alla riapertura del sito aeroportuale e di conseguenza riguardo le prospettive future di mantenere un lavoro. Nel corso dell’assemblea è stato riconfermato il quadro allarmante della mancata corresponsione fra l’altro degli stipendi agosto, settembre e ottobre.

Ai dipendenti di Air Romagna va riconosciuto un attaccamento al lavoro, all’azienda ma soprattutto all’aeroporto di Forlì e per questo sono da ringraziare. Questo li aveva portati a chiedere alle Organizzazioni Sindacali di non dare pubblico risalto alla loro complicata situazione confidando nelle rassicurazioni verbali dell’Imprenditore.

Oggi quegli stessi lavoratori allo stremo perché senza stipendio, senza certezze per il domani e per il “Ridolfi”, DICONO BASTA e sono a chiedere con forza alle Istituzioni Locali e non, ai soci di minoranza, alle forze imprenditoriali e a chiunque fosse interessato a dare un futuro al sito aeroportuale, di prodigarsi e manifestarsi prontamente perché possa riprendere l’attività, e perché finalmente venga fatta chiarezza sulla situazione di Air Romagna.

È triste doversi ripetere a distanza di mesi ma la latitanza e ora l’inadempienza nel pagamento di spettanze da parte di Air Romagna, più precisamente del suo amministratore unico Robert Halcombe, sono un segnale chiaro e inequivocabile di quanto non si possa più dare alcun credito a questa società, almeno nella sua composizione attuale, forse è stato fatto il passo più lungo della gamba e i voli pindarici più volti sbandierati e con tanta enfasi illustrati, tali si sono dimostrati e oggi ci troviamo a vedere le ali del nostro aeroporto chiuse in un mesto abbandono.

Forlì 18/11/2016

CGIL CISL UIL Forlì

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