ICOT: il pagamento di parte degli stipendi arretrati non è arrivato

L’intesa raggiunta in Prefettura venerdì scorso, ad oggi 22 febbraio è stata disattesa, le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo Icot spa sono ancora senza retribuzioni, la situazione diventa con il passare del tempo sempre più insostenibile, dopo 3 mesi di ritardo sul pagamento degli stipendi c’è chi è a rischio di sfratto e chi non riesce nemmeno ad acquistare i generi di prima necessità.

L’intesa raggiunta il 12 febbraio davanti al Prefetto e alle Istituzioni Locali era molto chiara e di semplice attuazione: infatti gli istituti bancari avevano chiesto all’azienda gli elenchi dei lavoratori con il rispettivo importo in arretrato, gli importi dei contributi e un elenco di fornitori essenziali per mantenere l’operatività dell’azienda.

Le Banche constatando la non correttezza degli elenchi e della documentazione inviata rispetto a quanto stabilito hanno momentaneamente sospeso l’erogazione.

I lavoratori sono stanchi dei continui rinvii, dell’assenza di certezze per il loro futuro e vogliono le retribuzioni per cui hanno lavorato, non è pensabile continuare a finanziare l’attività dell’azienda con le loro paghe.

Nella giornata di oggi 22 febbraio i Lavoratori hanno scioperato e durante le assemblee svolte in tutti gli stabilimenti hanno deciso di proclamare ulteriori 14 ore di sciopero per chiedere alla proprietà di mantenere gli impegni presi in modo da sbloccare la situazione con le banche e di conseguenza le loro retribuzioni.

Fiom, Uilm e i Lavoratori chiedono l’intervento attivo di tutte le istituzioni del territorio a tutela del lavoro e del futuro delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Gruppo Icot affinchè monitorino da vicino la situazione e si impegnino per trovare una soluzione tra Istituti Bancari ed Azienda.

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